Quando la vita si fa dura, i duri vanno in “staycation”
L’altro giorno ho chiamato un amico a New York per sapere come stava. Mi ha detto “Sto benissimo, sono in ‘staycation.'” Aveva lavorato tantissimo negli ultimi tempi, viaggiando in tutto il mondo dalla Cina al Brasile. “Ho bisogno di un po’ di riposo, senza lavorare e senza nemmeno viaggiare.”
La “staycation” (che sta per “stay-at-home-vacation”), ovvero la vacanza restando a casa, si va sempre più diffondendo negli Stati Uniti e in Europa, dove a causa della crisi economica la gente è sempre più restia a spendere soldi ma ha comunque bisogno di staccare la spina, non vuole allontanarsi troppo e mettere a rischio il proprio posto di lavoro, o semplicemente è così stanca da non avere nemmeno la forza di viaggiare.
Resta a casa, riprenditi la tua vita
Per una staycation ideale, quindi per avere l’effetto desiderato, devi sicuramente staccare dal lavoro. Metti via il computer e spegni il cellulare, se resti connesso non ce la farai mai fino in fondo. La staycation è il momento giusto per recuperare il tempo perduto con i bambini, sistemare la biancheria (ahahah), fare dei piccoli lavoretti a casa, incontrare gli amici che non vedi da tanto, fare qualcosa di nuovo, imparare una nuova lingua per le vacanze dell’anno prossimo, o semplicemente godere dei piccoli piaceri della vita senza le scocciature del lavoro e dei viaggi.
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