Alcuni studi hanno dimostrato che chi frequenta lezioni di musica sin dalla giovane età ( prima dei 7 anni) sia più predisposto ad apprendere le lingue straniere in età adulta. Si riesce a sviluppare un vocabolario più fornito, una migliore grammatica e un più alto livello del QI.
Per poter aiutare i bambini a crescere in questo mondo in continua evoluzione occorre trovare una maniera per allenare le loro capacità cognitive.
Non tutti i metodi, però, portano agli stessi risultati. Fino ad ora infatti solamente uno di questi assicura di incrementare le capacità intellettuali, linguistiche e emozionali di un bambino e di conseguenza dell’adulto che diventerà. Si tratta dell’insegnamento della musica.
Secondo la ricerca infatti, basterebbe un’ora alla settimana di “lezione” di musica per fare in modo che ci sia del beneficio per il nostro cervello. Sia per quanto riguarda il miglioramento nell’apprendimento della lingua madre sia delle lingue straniere, riscontrando un miglioramento nello specifico per la differenza dei suoni e della pronuncia.
Robin Dunbar dall’università di Oxford precisa che tutto ciò si verifica perché il dialogo come forma di comunicazione si è evoluto solo dopo la diffusione della musica.
Il futuro dei genitori quindi, è di spronare i propri figli ad intraprendere questo tipo di attività. Imparare le lingue è sempre stato importante e lo sarà ancor di più per le nuove generazioni. Quindi perché non iniziare a studiarle sin da giovani, insieme al melodico suono delle note musicali?
Reference
http://www.theguardian.com/education/2014/feb/27/musicians-better-language-learners
maka language consulting
www.makaitalia.com