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La spanakopita di Kate e della nonna yia yia

Sentite già la mancanza dell’estate? Per sentirvi ancora in vacanza, provate a cucinare la “Spanakopita” una torta salata tipica della cucina Greca.

Ho vissuto a Creta per 7 anni, mangiavo la maggior parte delle volte pietanze della cucina greca fatte in casa, si faceva a gara per chi riusciva ad ottenere la mascella della testa della capra o gli occhi del pesce, guardavo metri di intestino farciti con frattaglie, fagioli in salsa rossa e la zuppa di lenticchie con alici. “stifado,” “kakavia,” “dolmadakia,” “giouvestsi,” “kalamaraki,” “oktapothi.”

Nonna “yia yia” Afrodite preparava un piatto fresco tutte le mattine. Nella sua cucina spartana, con il suo piccolo coltello da tavolo spuntato, affettava finemente, spezzettava, spelava, macellava, qualsiasi cosa le fosse capitato quel determinato giorno.

Barattava il formaggio mizithra con l’agnello, il sale con le uova, si raccoglievano le lumache nei giorni di pioggia, e la “horta” (erbette) che cresceva sui lati ombrosi delle montagne.

“Yia yia” tagliuzzava direttamente all’interno della sua vecchia ed amata padella di alluminio, aggiungendo dell’olio d’oliva, i pomodori e del sale lasciando il tutto cuocere a fuoco lento. La maggior parte delle volte era tutto già pronto prima ancora che mi svegliassi. Il pranzo, non aveva un orario fisso, si mangiava a qualsiasi ora si sentisse la fame, la padella era li ad aspettare, il pane pronto ed affettato sul tavolo ricoperto da un tovagliolo e la “kalitsounia”, tenuta al caldo tra due piatti.

Ahhh la kalitsounia, una piccola tortina tonda, a semicerchio o quadrata farcita con formaggio mizithra, formaggio malaka o erbette verdi. Fritta o al forno. Come aperitivo o come dessert. Per tutto l’anno e fatta in casa.

Mi sono innamorata della “spanakopitaki” che serviva la nonna, una versione della “kalitsounia” con spinaci e formaggio. La guardavo cucinare e osservandola ho imparato da lei, ora preparo anche io questo piatto ovunque mi trovi. È una ottima pietanza adatta ad un party o una semplice cena. Se siete capitati a maka durante una delle nostre feste infatti, l’avrete sicuramente assaggiata.

Ecco la mia versione semplificata:

La spanakopita di Kate e della nonna yia yia

L’impasto:

Bisognerebbe avere una buona manualità e il giusto tempo da dedicare per la preparazione di un buon impasto fatto in casa, ma molto spesso, facilito la preparazione comprando la pasta filo già pronta. Voi però potreste comunque provare a fare l’impasto, ecco la ricetta:

Mescolare mezzo kilo di farina (farina 00), un pizzico di sale e aggiungere due cucchiai di olio di oliva e acqua q.b. (oppure la “tsikoudia”, che qui in Italia non troverete sicuramente, ma che potrete sostituire con della grappa) fino a creare una pagnotta morbida (senza renderla appiccicosa). Lasciarla riposare per circa 30 minuti.

Se utilizzate la pasta filo surgelata, lasciatela scongelare e maneggiatela molto delicatamente, così da non romperla.

La farcitura: mix di spinaci

Rosolare o far lessare gli spinaci, o a qualsiasi altra verdura a foglie verdi abbiate scelto di usare, per 5 minuti (potete usare anche una goccia d’olio ma non è strettamente necessario). Strizzate il tutto e inseritelo in una ciotola, aggiungete un pizzico di sale. Da qui poi, potete incorporare quello che preferite, la ricetta originale aggiunge aneto e formaggio mizitrha. Ma voi potete optare per la feta o la ricotta, aggiungere menta, cipolla, pepe.

Le tortine

Stendere l’impasto molto finemente, senza lasciarlo rompere e tagliarlo con la forma e la misura che preferite. Circolare, (da ricoprire o chiudere con un’altra forma circolare) quadrato, oppure un unico strato steso su una teglia (coprirlo con la farcitura così da rendere il tutto più veloce e metterlo direttamente in forno.)

Per la “spanakopita” a bocconcini

Create delle piccole formine e riempitele con un cucchiaio della vostra farcitura, ponendolo al centro, piegare poi gli angoli o ricoprire con un altro strato di pasta pressando leggermente. Se state usando la pasta filo, spennellare con dell’olio per poter sigillare il tutto bene (funziona da collante.) Non farcire troppo altrimenti durante la cottura il ripieno potrebbe fuoriuscire.

Friggere queste piccole taschine con un po’ di olio caldo in una pentola, dorandole da entrambi i lati, fino a che non le sentite sfrigolare. Se preferite cuocerle al forno, irroratele col rosso d’uovo e lasciatele cuocere per 20 minuti a 180 gradi.

Per la torta salata “spanakopita”

Ungere una teglia abbastanza grande e oblunga, stendere sopra l’impasto, ricoprire con uno strato di farcitura e chiudere con un altro strato di pasta filo poi spennellare con dell’olio o col rosso d’uovo sbattuto. Se usi la pasta filo già pronta, potresti sovrapporre più fogli insieme spennellandoli con dell’olio fra di loro.

Infornate per 20 minuti a 180 gradi fino a quando si ottiene una bella doratura. Servirla tagliata a quadratini così da renderla ancora più facile da assaggiare e appetitosa!

Questo è una di quei piatti che definirei “Νόστιμο” “nosteemo” (appetitoso).

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