La crisi economica porta gli italiani a riscoprire la lingua e la cultura tedesca.
La Germania è infatti l’unico grande Paese europeo dove la crisi non morde in maniera pesante, e gli italiani, dagli studenti ai manager, riprendono in mano la valigia per dirigersi al Nord, proprio come fecero i loro nonni e bisnonni negli primo e secondo Dopoguerra.
Dati alla mano, negli ultimi tre anni la presenza degli italiani in Germania è cresciuta del 6.4%: nel 2011 i lavoratori italiani in regola erano 189.299 mentre a maggio 2012 erano 232.800 (nel 2005 erano 171mila).
Le cifre sono comunque importanti, e possiamo dire di essere di fronte a una piccola, nuova ondata migratoria – dimostrata peraltro dal recente boom di iscrizioni a corsi di lingua tedesca nelle principali città italiane.
Da Torino a Milano a Napoli, sono sempre più gli italiani che riscoprono la lingua di Nietzsche, soprattutto per ragioni lavorative: emigrare in Germania, oppure avere una opportunità di lavoro in Italia per quelle (tante) imprese nazionali che commerciano con società tedesche.
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