Molte lingue europee, tra cui anche l’italiano, rischiano di scomparire da Internet.
Questa è la conclusione allarmante che emerge dal report “La lingua italiana nell’era digitale”, prodotto da più di 200 esperti che hanno lavorato alla ricerca Meta-Net presso l’Istituto di Istituto di linguistica computazionale “A. Zampolli” (Ilc-Cnr) di Pisa.
La presenza dell’italiano in rete non può certo definirsi marginale, dal momento che dal 1998 al 2005 le pagine web in italiano sono raddoppiate e nel 2004 si calcolavano circa 30,4 milioni di navigatori parlanti italiano; però negli ultimi 5 anni questi numeri sono rimasti piuttosto stabili se confrontati con quelli dei paesi in via di sviluppo e con quelli dei paesi in cui si parla la lingua inglese, che sono invece in continua crescita.
Le prospettive future non sono certo più rosee: gli investimenti in termini di tecnologie linguistiche usate su internet si basano su approcci statistici, per cui se ci saranno a disposizione pochi dati in una determinata lingua, si investirà sempre meno in correttori ortografici e grammaticali, assistenti personali interattivi su smartphones, sistemi di traduzione automatica e motori di ricerca, generando un circolo vizioso per cui quella lingua verrà sempre meno utilizzata sul web.
Questi dati chiaramente condannano queste lingue ad essere sempre più ignorate tra i parlanti nel mondo digitale, che continuerà a comunicare prevalentemente in inglese.
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