Vi sono alcune lingue, tra le quali l’italiano, che a seguito dello sviluppo industriale e sociale del Paese hanno lasciato per strada alcuni formalismi tradizionali (pensiamo all’uso sempre meno frequente del Lei, o alla quasi ’”estinzione” del Voi).
Non è questo il caso del coreano, una lingua che presenta a tutt’oggi molti livelli di cortesia (ben sei) che servono a indentificare la posizione degli interlocutori nel contesto sociale, ancora altamente gerarchizzato.
Due coreani che conversano tra loro utilizzano la forma di cortesia che classifica il rispettivo grado all’interno della piramide sociale.
Durante una normale conversazione vengono presi in considerazione molteplici fattori: dall’età al grado di istruzione, dall’anzianità lavorativa al grado di parentela.
Ma la cortesia non si esprime solo attraverso la lingua: quando si parla con un “superiore”, le parole, ma anche i gesti e il modo di fare dell’”inferiore” devono essere cortesi e quasi sottomessi.
Conoscere questi aspetti e sfumature diviene indispensabile per intrattenere business di successo con aziende, colleghi e clienti coreani.
Reference
http://www.corea.it/foglietto_05.htm