Vi siete mai posti questa domanda? Nel linguaggio comune i termini “vocabolario” e “dizionario” sono interscambiabili, ma in realtà non sono propriamente dei sinonimi, ed un’analisi più attenta porta a notare delle differenze che possono chiarirne meglio anche l’uso nei diversi contesti.
Sul modello delle coppie francese dictionnaire/vocabulaire e inglese dictionary/vocabulary, nell’italiano di fine Novecento si è affermata una distinzione tra vocabolario inteso come “insieme di vocaboli propri di una lingua, di un dialetto, di una varietà settoriale o anche di un individuo” (il vocabolario italiano, il vocabolario medico, il vocabolario dannunziano) e dizionario inteso come “opera lessicografica” (il dizionario italiano-inglese, il dizionario dei sinonimi e contrari, il dizionario dei proverbi, il dizionario etimologico…).
Quindi, come conferma anche l’Accademia della Crusca, un “dizionario è più esteso di un vocabolario in quanto si può riferire a trattazioni disposte in ordine alfabetico, ma non propriamente lessicali”.
Ma mentre nell’accezione di dizionario non può assolutamente essere utilizzato il termine vocabolario, è tuttavia possibile il contrario, anche perché sempre più spesso nei vocabolari sono presenti locuzioni che sarebbero proprie di un dizionario. Ecco perché i due termini vengono solitamente utilizzati come sinonimi nel linguaggio comune e anche noti vocabolari della lingua italiana si definiscono nei loro titoli “Dizionario della Lingua Italiana” (ad esempio, De Mauro, Devoto-Oli, Garzanti).
Rimangono invece fedeli alla definizione di vocabolario la Treccani e la Zanichelli col suo Zingarelli.
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