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Brevestoriadellapunteggiatura :o

La punteggiatura è parte integrante della scrittura, è impensabile per noi leggere con senso e con il giusto tono un testo senza virgole, spazi e punti interrogativi.

Eppure i Greci scrivevanoproprioinquestomodo. Sì, così, con una serie di lettere una dietro l’altra, senza maiuscole, minuscole, spazi o altri segni. Tutto ciò fin quando Aristofane, a capo della famosa biblioteca di Alessandria, stanco di leggere rotoli e rotoli di pergamene senza prendere fiato, decise di introdurre dei segni tra le parole in corrispondenza di pause nella lettura.

I Romani, non convinti dell’utilità dell’invenzione, tornaronodopopocoalvecchiosistema. Bisognò aspettare la diffusione del cristianesimo per vedere rifiorire la punteggiatura, quando Isidoro di Siviglia (che stranamente diventò santo per altri motivi e non per questo) riprese il sistema di segni di Aristofane. Piano piano vennero introdotti nuovi elementi come il punto interrogativo, lo slash, il trattino.

Dal 15° secolo, con l’avvento della stampa che ha contribuito a standardizzare i testi, la punteggiatura è rimasta “congelata” ed immutata nel suo sistema di punti, trattini, virgole e punti interrogativi. Oggi, nell’era digitale, si è nuovamente risvegliata: ogni tanto tende ad essere dimenticata, ma sempre più spesso viene manipolata per <3. Le emoticon e gli emoji sono le nuove forme di punteggiatura :O Chissà quindi quali saranno i nuovi segni di punteggiatura tra duemila anni :O

Reference:
http://www.bbc.com/culture/story/20150902-the-mysterious-origins-of-punctuation

maka language consulting
www.makaitalia.com

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