Sidney, Melbourne, Adelaide, Perth sono città sempre più familiari ai giovani italiani, che le scelgono per iniziare o completare i propri studi universitari, imparare inglese e per trovare sbocchi professionali sfruttando i canali di amici o parenti oppure rivolgendosi ad agenzie di consulenza specializzate.
Le cifre parlano chiaro: secondo i dati dell’Australian Education International Student Data il numero di italiani che studiano in Australia è aumentato del 14% nel 2012.
Un incremento che stupisce meno se consideriamo il momento economico favorevole del Down Under: crescita costante del Pil dal 1991 ad oggi per merito dell’export di risorse naturali come carbone, uranio e ferro e dell’appartenenza alla macro-regione asiatica, la più dinamica degli ultimi tre decenni a livello globale. Un Paese in crescita, scarsamente popolato e (anche per questo) estremamente attento all’educazione dei propri cittadini, tanto che il Governo ha fissato l’ambizioso obiettivo di avere il 40% degli abitanti fra i 25 e i 34 anni con una certificazione universitaria entro il 2025.
Australia non solo terra di canguri e dingo, ma anche di lavoro e brevetti scientifici.
p.s:
5 tra le top 100 università a livello mondiale sono in Australia:
University of Melbourne
Australian National University
University of Queensland
University of Sydney
Monash University
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